L’importanza dell’uso dei fertilizzanti
I fertilizzanti si caratterizzano per la loro fondamentale importanza nello sviluppo di piante e colture.
Vediamo meglio insieme i fertilizzanti e la loro importanza.
Definiti dalla legge come “qualsiasi sostanza che, per il suo contenuto in elementi nutritivi oppure per le sue peculiari caratteristiche chimiche, fisiche e biologiche contribuisce al miglioramento della fertilità del terreno agrario oppure al nutrimento delle specie vegetali coltivate o, comunque, ad un loro migliore sviluppo”, i fertilizzanti si caratterizzano per la loro fondamentale importanza nello sviluppo di piante e colture.
Vediamo meglio insieme i fertilizzanti e la loro importanza.
Da cosa sono composti i fertilizzanti?
Innanzitutto, i fertilizzanti sono composti da elementi nutritivi principali, macroelementi, che sono:
- Azoto: è in grado di stimolare la crescita delle piante ed in particolare è il costituente principale delle proteine. L’azoto è uno degli elementi chiave per uno sviluppo sano e rinforzato della pianta.
- Fosforo: è coinvolto direttamente nei diversi processi di nascita e durante la crescita della pianta, attraverso la fotosintesi e la divisione delle cellule. Inoltre, è indispensabile quando si parla della formazione e dello sviluppo delle radici ed i semi.
- Potassio: è essenziale per la formazione del frutto e, in generale, è responsabile dell’acceleramento della crescita della pianta.
In aggiunta gli elementi nutritivi secondari, come:
- Calcio,
- Zolfo,
- Magnesio,
e, infine, microelementi che vanno a completare la formulazione come zinco, molibdeno, boro, manganese e ferro.
Perché sono importanti i fertilizzanti?
Di vitale importanza per il benessere del terreno e delle piante, l’impiego dei fertilizzanti rende possibile maggiore disponibilità per la coltivazione ed un aumento della produttività, consentendo di avere disponibilità di cibo per gran parte della popolazione mondiale.
113 anni fa, il chimico tedesco Fritz Haber ha posto le basi per l'industria dei fertilizzanti ottenendo ammoniaca dall'idrogeno e dall'azoto atmosferico: questa rivoluzionaria scoperta ha reso possibile la disponibilità di una materia prima – l’ammoniaca – in grandi quantità e di conseguenza la produzione di fertilizzanti a base di azoto su scala industriale.
Apportare perciò una corretta fertilizzazione non significa solo contribuire alla corretta nutrizione delle piante, ma bensì concorrere a sviluppare una catena alimentare che consente di sfamare la maggior parte della popolazione mondiale.
Come si applicano?
Il sistema di nutrizione del terreno e delle colture è possibile attraverso diversi modi di applicazione, in base alla tipologia di fertilizzante scelto:
- Applicazione radicale,
- Applicazione fogliare,
- Applicazione mediante fertirrigazione.
Il microgranulo per una fertilizzazione di precisione
Un uso eccessivo o insufficiente di fertilizzanti ha un risvolto negativo sulla resa delle colture e sul bilanciamento degli elementi nutritivi nel terreno: per questo affidarsi a fertilizzanti microgranulari consente di controllare la quantità impiegata e di poter trarre due benefici principali:
- Una fertilizzazione di precisione consente di distribuire in modo localizzato i nutrienti. Razionalizzando le risorse, di conseguenza, verranno ridotti gli sprechi di materiale contribuendo ad ottimizzare spese e risorse impiegate;
- Anche a livello ambientale, la riduzione di sprechi permette di diminuire le emissioni.
L’utilizzo di microgranuli permette infine di concorrere ad una agricoltura di precisione, riuscendo a rispondere alle diverse esigenze a causa dell’aumento del fabbisogno di cibo a livello mondiale.